lunedì, Dicembre 9, 2024
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Materiale pirotecnico e seggiolini incendiati al Penzo: emessi altri tre DASPO

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VENEZIA – La Polizia di Stato di Venezia, attraverso specifico provvedimento del Questore di Venezia, ha di recente emesso 3 ulteriori DASPO (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) nei confronti di tre tifosi, due dell’Inter e uno del Verona, che in occasioni delle recenti partite contro il Venezia, si erano resi protagonisti di comportamenti violenti, quali l’accensione di artifizi pirotecnici e l’incendio di alcuni seggiolini dell’impianto sportivo, determinando pericolo per la sicurezza pubblica. 

Come è noto, tali misure di prevenzione hanno la finalità di impedire l’accesso agli impianti sportivi e, per estensione, alle aree di transito delle tifoserie, a una pluralità di soggetti responsabili di azioni violente perpetrate a causa o in occasione di manifestazioni sportive.  

Tali provvedimenti possono, in relazione alle circostanze di tempo e di luogo in cui la condotta si è manifestata, essere opportunamente modulati, definendo, ad esempio, specifiche aree del territorio cittadino ove i destinatari non possono accedere o prevedendo, in relazione alla reiterazione delle condotte, la possibilità che i soggetti si presentino in un ufficio di Polizia, in determinate fasce orarie, per l’apposizione della firma.  

Con questi tre ultimi daspo prosegue l’azione di contrasto al fenomeno degli atti di violenza durante gli incontri sportivi, fortemente voluta dal Questore di Venezia che, con i propri uffici sta investendo molte energie per garantire la sicurezza delle gare di Campionato e di Coppa Italia nelle quali la squadra lagunare è impegnata. 

Per l’attuale campionato i 3 ultimi daspo si aggiungono ai precedenti 9, portando a 12 i divieti di accesso emanati complessivamente dall’inizio dal campionato 2021-2022. 

I precedenti DASPO erano stati infatti emessi nei confronti dei responsabili di alcuni comportamenti violenti registratisi al termine degli incontri Venezia-Roma e Venezia-Verona, svoltisi rispettivamente il 7 novembre ed il 5 dicembre 2021, presso lo stadio Penzo di Venezia.  

Tra i casi più rilevanti, nello specifico, al termine della partita con la Roma alcuni tifosi locali si erano incrociati con un piccolo gruppo di tifosi romanisti che si era attardato in un locale di via Garibaldi e che sarebbero venuti allo scontro diretto se non fosse stato per il pronto intervento delle forze dell’ordine.   

Dopo questo primo episodio vi era stato un nuovo tentativo di scontro nel corso del quale un tifoso veneziano, già in passato raggiunto da analogo provvedimento, oltraggiava e minacciava pesantemente un poliziotto posto a interdizione tra le tifoserie mentre un romanista rispondeva alla “provocazione” brandendo degli strumenti appuntiti e minacciando a sua volta altri veneziani. 

Per entrambi sono stati emessi provvedimenti interdettivi: nel primo caso il veneziano non potrà accedere allo stadio per 5 anni e dovrà, proprio in conseguenza dell’aggravarsi del provvedimento, presentarsi presso un ufficio di polizia 20 minuti dopo l’inizio e prima della fine di ogni partita del Venezia.  

Il tifoso romano, invece, che, secondo alcune testimonianze aveva brandito oggetti taglienti all’indirizzo della tifoseria veneziana minacciando di accoltellare un altro supporters, non potrà assistere alle partite della propria squadra per 3 anni. 

Un’ulteriore provvedimento ad esempio, della durata di 2 anni, ha invece riguardato un tifoso veneziano che, in occasione della partita contro la Roma, aveva tenuto una condotta pregiudizievole, per l’ordine e la sicurezza pubblica, tentando di introdurre dei fumogeni nello stadio. 

Tali misure del Questore di Venezia esprimono una finalità chiaramente preventiva, mirando ad evitare il riproporsi di situazioni che possano comportare pregiudizio all’ordine e la sicurezza pubblica, fungendo da deterrente nei confronti di coloro, tifosi e non, che possano cogliere nell’ambito delle partite allo stadio l’occasione per porre in essere condotte violente.

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