giovedì, Novembre 14, 2024
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Venezia beffato nel derby: un autogol di Joronen consegna il 2-1 al Verona

Tempo di lettura: 3 minuti

È una sconfitta che brucia quella del Venezia al Bentegodi, dove i lagunari cadono 2-1 contro l’Hellas Verona, in un derby veneto deciso da un autogol nel finale del portiere Joronen. La squadra di Paolo Zanetti ha trovato una rimonta insperata, mentre gli uomini di Di Francesco, dopo un buon primo tempo, non sono riusciti a gestire il vantaggio, cedendo nei minuti decisivi.

VERONA – La serata era iniziata nel migliore dei modi per il Venezia, con Oristanio che ha siglato l’1-0 al 2′ su un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un corner battuto da Nicolussi Caviglia. Una rete che aveva illuso i tifosi arancioneroverdi, accorsi a Verona con la speranza di tornare a casa con un risultato positivo.

Il vantaggio, però, è durato pochissimo. Al 9’, una disattenzione della difesa veneziana ha permesso a Tengstedt di pareggiare con un tocco sotto misura su assist di Mosquera. Un episodio che ha spezzato il ritmo del Venezia, incapace di ritrovare la fluidità del gioco che aveva caratterizzato i primi minuti.

Nonostante il colpo subito, il Venezia ha avuto l’occasione per tornare in vantaggio con Haps e Doumbia, che però hanno sprecato due ottime opportunità a ridosso del 20′. Errori pesanti, che alla fine costeranno cari.

Nella ripresa, il Venezia è ripartito con grinta, cercando subito la rete del 2-1 con Busio, il cui tiro è stato respinto da Montipò. Poco dopo, Magnani ha sfiorato il gol con un colpo di testa terminato di poco a lato. Ma a fronte di queste fiammate, la squadra non è riuscita a mantenere costanza nel pressing e nell’aggressività.

Le scelte di Di Francesco non hanno aiutato. L’allenatore veneziano ha deciso di togliere dal campo Oristanio e Pohjanpalo troppo presto, privando la squadra dei suoi uomini migliori proprio quando il Verona stava guadagnando campo. Gli ingressi di Ellertsson e Zampano non hanno cambiato l’inerzia del match, mentre Zanetti ha trovato in Kastanos l’uomo della svolta.

All’81’, proprio su un calcio d’angolo battuto da Lazovic, Kastanos ha colpito di testa e Joronen, in una serata da dimenticare, ha maldestramente accompagnato il pallone in rete. Un autogol che condanna il Venezia e spegne ogni speranza di portare a casa almeno un punto.

Nel finale, l’Hellas Verona ha amministrato il vantaggio senza grandi difficoltà, nonostante un ultimo disperato tentativo del Venezia di rimettere in piedi la gara. Montipò è stato attento a disinnescare una svirgolata di Magnani sugli sviluppi di un cross di Yeboah, ma i lagunari non sono riusciti a trovare il guizzo per riaprire il match.

Cronaca del match

Primo tempo: Il Venezia parte fortissimo e trova subito il gol con Oristanio al 2’, che di testa sorprende la difesa veronese su angolo di Nicolussi Caviglia. La risposta dell’Hellas non si fa attendere e al 9′ arriva il pareggio con Tengstedt. Il resto del primo tempo vede un Venezia che cerca di riorganizzarsi, creando due grandi occasioni con Haps e Doumbia, ma la precisione sotto porta manca.

Secondo tempo: Nella ripresa, il Venezia torna in campo con maggiore aggressività, sfiorando il vantaggio con Busio e Magnani, ma non riesce a concretizzare. Il Verona prende fiducia e all’81’ trova il gol del 2-1 con un colpo di testa di Kastanos, trasformato in autogol dall’incerto Joronen.

Errori tattici e scelte discutibili: Di Francesco dovrà riflettere sui cambi effettuati, con l’uscita di Oristanio che ha tolto al Venezia una delle poche fonti di gioco offensivo. Anche Pohjanpalo, nonostante una serata non brillante, è stato sostituito troppo presto, privando i lagunari di un riferimento centrale. Al contrario, Zanetti ha azzeccato i cambi, con Kastanos che si è rivelato decisivo.

Il tabellino

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Ghilardi (dal 44′ s.t. Okou), Bradaric; Duda (dal 34′ s.t. D. Silva), Belahyane; Rocha Livramento (dal 34′ s.t. Sarr), Mosquera (dal 20′ s.t. Kastanos), Lazovic; Tengstedt (dal 44′ s.t. Coppola). All. Zanetti.

VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Sverko (dal 40′ s.t. Raimondo), Svoboda, Idzes; Candela, Doumbia (dal 16′ s.t. Ellertsson), Nicolussi Caviglia, Haps (dal 16′ s.t. Zampano); Oristanio (dal 29′ s.t. Gytjker), Busio; Pohjanpalo. All. Di Francesco
Arbitro: Guida

Ammoniti: 21′ p.t. Bradaric, 32′ s.t. Ghilardi, 34′ s.t. Duda, 48′ s.t. Magnani

Marcatori: 2′ p.t. Caviglia, 9′ p.t. Tengstedt, 36′ s.t. Joron (aut.)

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