Al Penzo va in scena un derby che lascia l’amaro in bocca ai tifosi del Venezia. Nonostante il vantaggio siglato da Alessio Zerbin nel primo tempo, l’Hellas Verona riesce a rimontare e a strappare un punto, con il match che si chiude sull’1-1. Un risultato che lascia l’Unione ancora impantanata nella zona retrocessione e incapace di avvicinarsi alle dirette concorrenti.
Un primo tempo promettente
VENEZIA – La squadra di Eusebio Di Francesco, spinta dal pubblico di casa, ha saputo gestire bene il primo tempo, riuscendo a rispondere alla pressione iniziale dell’Hellas. Dopo un inizio complicato, con Stankovic costretto a salvare su un tiro pericoloso di Serdar, i Leoni sono riusciti a colpire al 28′. Alessio Zerbin, alla sua seconda presenza in arancioneroverde, ha firmato il suo primo gol in Serie A, con un tap-in dopo un tiro di Pohjanpalo deviato. Un gol che ha acceso il Penzo e fatto sperare in una vittoria cruciale per la salvezza.
La reazione degli scaligeri è stata immediata, ma un duro intervento di Candè ha costretto Tengstedt a lasciare il campo per infortunio, spegnendo temporaneamente la pericolosità dei gialloblù. All’intervallo, il Venezia era meritatamente avanti 1-0.
Secondo tempo in sofferenza
Nella ripresa, però, la musica è cambiata. Il Verona ha preso in mano le redini del gioco, costringendo il Venezia a difendersi con ordine, ma arretrando troppo il baricentro. Al 76′, l’Hellas ha trovato il pareggio con Tchatchoua, abile a sfruttare una disattenzione difensiva dopo una bella azione sulla destra di Mosquera. Un gol che ha spento l’entusiasmo del Venezia, incapace di reagire con decisione negli ultimi minuti.
Nonostante un’ultima occasione per Busio all’86’, con un diagonale ben parato da Montipò, gli arancioneroverdi non sono riusciti a ritrovare il vantaggio e il match si è concluso sull’1-1.
Le parole dei protagonisti
Al termine della gara, mister Di Francesco ha riconosciuto i limiti nella gestione del risultato: “Dopo il gol del vantaggio abbiamo lasciato troppo campo al Verona e ci siamo schiacciati. Questi errori li paghi caro in Serie A. Abbiamo difeso con ordine, ma non siamo stati bravi a mantenere il possesso e portare avanti il baricentro”.
Soddisfazione personale, invece, per Alessio Zerbin, autore del gol del Venezia: “Segnare il mio primo gol in Serie A è stata una grande emozione. Spero sia solo l’inizio di tanti altri. Abbiamo un gruppo unito e motivato, dobbiamo continuare a crederci fino all’ultimo minuto”.
Un punto che serve a poco
Il pareggio, pur evitandoci una sconfitta, serve a poco in chiave salvezza. Il Venezia resta penultimo e non riesce a ridurre il gap con le squadre che lo precedono. L’Hellas, dal canto suo, porta a casa un punto prezioso che lo mantiene a distanza di sicurezza.
I leoni dovranno ora prepararsi per la prossima delicata sfida contro l’Udinese, con l’obbligo di cercare i tre punti per restare in corsa per la salvezza. Il cammino è ancora lungo, ma la squadra dovrà lavorare sugli errori emersi oggi se vuole mantenere vive le speranze di permanenza in Serie A.
Il tabellino
Venezia (3-5-2): Stankovic; Haps, Idzes, Candé; Zerbin (43’ st Carboni), Doumbia (36’ st Bjarkason), Nicolussi Caviglia, Busio, Ellertsson (23’ st Zampano); Oristanio (36’ st Yeboah), Pohjanpalo (43’ st Gytkjaer). A disp. Grandi, Joronen, Schingtienne, El Haddad, Chiesurin, Conde. All.: Di Francesco
Hellas Verona (3-4-1-2): Montipò; Daniliuc, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Serdar, Belahyane, Bradaric (18’ st Mosquera); Suslov (38’ st Lazovic); Tengstedt (40’ Kastanos), Sarr (38’ st Livramento). A disp. Perilli, Berardi, Corradi, Okou, Cissè, Dani Silva, Sishuba, Ajayi, Lambourde. All.: Zanetti
Arbitro: Manganiello Marcatori: 28’ Zerbin (V), 31’ st Tchatchoua (H) Ammoniti: Pohjanpalo (V), Kastanos (H)
Totale spettatori: 9.481 di cui 1001 ospiti per un incasso di 236.841€