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La pesca veneta e le sfide del rilancio post-covid e dell’innovazione: avviato il “Fishlab” a Ca’ Foscari

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Percorso di Alta Formazione in Gestione Strategica delle Risorse Ittiche – Fishlab finanziato da Regione Veneto nell’ambito del Fondo Europeo per la Politica Marittima, la Pesca e l’Acquacoltura

VENEZIA – Da tre decenni il consumo di pesce cresce con costanza: secondo dati FAO, nel 2020 la quota pro-capite a livello mondiale è stata di 20,5 kg, destinati a diventare 21 entro la fine del decennio: un aumento del 122% dal 1990, sulla spinta della crescita dimensionale del settore e dell’avvicendarsi di nuovi stili alimentari.

Nonostante le difficoltà economiche dell’ultimo anno, il 25% delle famiglie italiane ha acquistato prodotti della pesca e dell’acquacoltura almeno una volta a settimana. Molti italiani ritengono di poter aumentare ulteriormente i propri consumi di pesce a fronte di rassicurazioni sulla qualità e sulla genuinità.

Tra necessità di rilancio dei consumi e rinnovamento di modelli gestionali, la filiera ittica veneta si muove per rinsaldare il suo contributo all’economia regionale, rispondere alla crisi da Covid-19 e per porre le basi di una rinnovata crescita che sappia essere anche sostenibile.

Tremila ottocento imprese del settore ittico veneto, il 15% del totale nazionale, danno lavoro a oltre settemila occupati diretti: un calo del 7% nel 2019 rispetto al 2018, ma un incremento del 10% rispetto al 2014, un valore della produzione che si aggira intorno ai 195 milioni di euro.

Il comparto veneto si sta muovendo per dare risposte credibili e formulare strategie adeguate alle questioni più urgenti che toccano il futuro della pesca: dalla valorizzazione della qualità del pescato veneto alla promozione della sostenibilità; dall’informazione al consumatore alla innovazione strategica e tecnologica; dal passaggio generazionale al rinnovamento della cultura tradizionale della pesca del litorale regionale.

In risposta a questa mobilitazione, l’Agrifood Management and Innovation Lab dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Fondazione Ca’ Foscari, Legacoop Veneto e Isfid Prisma hanno avviato il percorso di Alta Formazione in Gestione Strategica delle Risorse Ittiche – Fishlab finanziato da Regione Veneto nell’ambito del Fondo Europeo per la Politica Marittima, la Pesca e l’Acquacoltura.

Il programma mira a formare operatori di cooperative, consorzi e operatori del settore in Veneto attraverso l’alternarsi di sessioni d’aula tenute da docenti dell’ateneo veneziano e un laboratorio di innovazione in cui gli operatori della pesca co-progetteranno con esperti e designer dell’ateneo nuove strategie, modelli di business e iniziative di marketing e comunicazione per contribuire al rilancio del comparto e alla sua capacità di generare valore e occupazione.

Tramite l’utilizzo di metodi innovativi come il design thinking e il lean management, docenti, designer e cooperative ittiche svilupperanno strategie efficaci per la competitività degli operatori, formuleranno suggerimenti utili per le istituzioni regionali ed europee, rivisiteranno e rinnoveranno l’immagine del settore sul mercato.

«Il percorso di alta formazione progettato con Ispid e Legacoop testimonia della volontà dell’Agrifood Lab di portare i risultati della propria ricerca agli operatori delle filiere del food e dell’impegno a farlo tramite iniziative di formazione innovative e capaci di accompagnare gli operatori nei processi di innovazione», sostiene Christine Mauracher, direttrice dell’Agrifood Management and Innovation Lab e responsabile scientifica del percorso.

I risultati del percorso e i progetti di innovazione per il comparto saranno presentati a conclusione del percorso di Alta Formazione nel mese di ottobre 2022.

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