sabato, Luglio 27, 2024
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Brutto esordio per gli arancioneroverdi con il Napoli nonostante la superiorità numerica. Al Diego Armando Maradona finisce 2-0

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NAPOLI – Nella prima giornata di campionato di Serie A, il Venezia di mister Zanetti è ospite del Napoli.

Tutto pronto allo stadio Diego Armando Maradona per dare il via ufficialmente al campionato di Serie A degli Arancioneroverdi.

Dopo diciannove anni, i leoni tornano a calcare i campi della massima serie, grazie alla splendida cavalcata playoff di Serie BKT della scorsa stagione.

La corazzata Napoli, guidata dal neo-allenatore Spalletti, si presenta, alla prima di campionato, con l’obbiettivo di rientrare fra le prime quattro squadre per poter calcare nuovamente i campi dell’Europa che conta, in Champions League, qualificazione mancata per un solo punto nella scorsa stagione.

Mister Zanetti punta sul 4-3-3: molte le assenze fra i lagunari (capitan Modolo, Aramu, Vacca tra gli altri); Caldara e Ceccaroni al centro della difesa con Ebuehi sull’out di destra e Molinaro sul lato opposto, al centro, Perez in cabina di regia con Heymans sulla fascia sinistra e Fiordilino a destra, in avanti il tandem Forte-Johnsen con Di Mariano a supporto.

Anche mister Spalletti schiera il 4-3-3: al centro della difesa Manolas e Koulibaly, con Di Lorenzo sull’out di destra e Rui sul lato opposto, in mediana Lobotka sale in cabina di regia, in avanti il tridente Insigne-Osimhen-Politano.

Sul campo sono i padroni di casa a prendere subito in mano il pallino del gioco, con gli arancioneroverdi che attendono per ripartire.

La prima azione pericolosa è del Napoli dopo solo otto minuti: Maenpaa tarda al rinvio con i piedi, Osimhen riesce ad intervenire murando il rinvio, la palla esce di poco sopra il montante con un brivido freddo lungo la schiena degli ospiti.

I partenopei continuano a spingere ma i leoni difendono con ordine.

Il Napoli si fa nuovamente pericoloso al 22’: splendida giocata di Insigne che cerca sul secondo palo Politano, Menpaa attento ci mette una pezza.

Al 23’ su azione da corner, Osimhen colpisce con una manata sul collo Heymans che finisce a terra. Il direttore di gara non ha dubbi ed estrae il cartellino rosso. 

In superiorità numerica i leoni cominciano a far girare maggiormente la palla.

Al 35’ problemi fisici per Zielinski, al suo posto entra Elmas.

Al 44’ azione pericolosa degli arancioneroverdi, splendido traversone dalla destra di Molinaro, Johnsen velocissimo vola al centro dell’area ed in tuffo, per una manciata di centimetri, non riesce ad impattare il pallone che arriva sul lato opposto ad Ebuehi che non centra la porta.

L’arbitro concede due minuti di recupero e al 47’ manda le squadre negli spogliatoi.

Un primo tempo caratterizzato dal dominio assoluto degli azzurri che nonostante il grande possesso palla (62% con punte al 65%) non hanno impensierito troppo l’estremo difensore lagunare. Un momento di follia di Osimhen costringe dal 23’ i campani in dieci uomini. Arancioneroverdi poco efficaci in attacco.

Nessun cambio nella ripresa, la partita comincia a farsi spigolosa, parecchie ammonizioni fra gli uomini di Zanetti che al 51’ decide di togliere Ebuehi già ammonito, al suo posto Svoboda.

Occasionissima per i padroni di casa al 56’: traversone di Mario Rui dalla destra, Caldara la stoppa in area con il braccio. Il direttore di gara non ha dubbi ed indica il dischetto dagli undici metri. Insigne si incarica del penalty ma lo sbaglia calciandolo alto. Nulla di fatto. Il risultato è ancora fermo sullo 0-0.

Passano cinque minuti ed al 61’ arriva il secondo calcio di rigore per gli azzurri: Di Lorenzo penetra in area da destra, libera il sinistro che Ceccaroni ferma con il braccio. Nessun dubbio sul calcio di rigore. È ancora capitan Insigne a presentarsi dal dischetto ma questa volta non sbaglia spiazzando Maenpaa. Napoli 1 Venezia 0.

Zanetti prova cambiare le carte in tavola e al 63’ chiama una doppia sostituzione: fuori Fiordilino e Di Mariano, dentro rispettivamente Tessmann e Sigurosson.

Arancioneroverdi vicini al pari al 68’: Johnsen vola sulla sinistra, cross al centro per Forte che la gira al volo ma il palo gli nega la rete salvando la porta difesa da Meret.

Gli azzurri raddoppiano al 72’: Lozano per Insigne, Ceccaroni respinge, Elmas riesce a raggiungere il pallone e buca la porta di Maenpaa sul primo palo. Napoli 2, Venezia 0.

Al 74’ Zanetti toglie Peretz, al suo posto Galazzi.

I leoni cercano di farsi pericolosi ma i campani gestiscono senza troppa sofferenza.

All’85’ Spalletti decide di dare spazio a Petagna che prende il posto di Insigne. Il capitano esce fra l’ovazione del pubblico.

Il triplice fischio di Aureliano termina l’incontro dopo tre minuti di recupero oltre il tempo regolamentare.

Nonostante l’inferiorità numerica, i padroni di casa hanno dominato il match con un possesso palla al 64%. Due errori di Caldara e Ceccaroni – entrambi con fallo di mano – procurano due calci di rigore per gli azzurri. Insigne fallisce il primo ma non sbaglia il secondo, Elmas segna il raddoppio dieci minuti dopo.

Da segnalare il legno colpito da Francesco Forte sull’ 1-0. 

Photocredits: Facebook @veneziafc

Il commento del tecnico arancioneroverde nel post-partita: “Credo che stasera abbiamo disputato una buona gara, quella che dovevamo fare. Siamo stati molto corti, molto attenti, il nostro obiettivo era quello di subire il meno possibile e ripartire negli spazi, ma quando siamo rimasti in superiorità numerica avremmo dovuto cambiare atteggiamento ed essere più intraprendenti. Dobbiamo però anche essere onesti e ammettere che la differenza tra noi e il Napoli in questo momento è molto evidente. Nonostante questo, in alcune occasioni, non siamo stati bravi a sfruttare le opportunità che abbiamo avuto forzando la giocata e vanificando l’azione e questo mi ha fatto arrabbiare.
Sicuramente per noi è stato un battesimo di fuoco: giocare fuori casa contro una squadra che, a mio parere, compete per lo scudetto non è facile per nessuno e non lo è ancor di più per una neo-promossa che questa sera non poteva contare su 8 giocatori che in questo momento sarebbero stati titolari. Detto ciò, non voglio trovare alibi e dico che, al netto dell’impegno che c’è stato, stasera dovevamo fare qualcosa di più.
Sono stati fatti tanti inserimenti, alcuni arrivati poco fa e ora dobbiamo amalgamarci il prima possibile, facendo gruppo e trovando coesione. Come già detto siamo solo all’inizio del nostro percorso e personalmente sono convinto che il duro lavoro paga sempre, quindi portiamo a casa questa bellissima esperienza, lavoriamo su ciò che possiamo migliorare e prepariamo al meglio il prossimo impegno.”

Nella seconda giornata, venerdì prossimo, i ragazzi di Zanetti saranno ospiti dell’Udinese nel derby del triveneto, domenica il Napoli sarà ospite del Genoa.

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