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Venezia: la tecnologia al servizio della giustizia. Cittadino iracheno denunciato per ricettazione grazie ad una traccia gps

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VENEZIA – La Polizia di Stato di Venezia, grazie all’attività della Squadra Volanti della Questura, nella mattinata di domenica 22 agosto, è riuscita a denunciare per ricettazione un soggetto trovato in possesso di un costoso smartwatch oggetto di furto grazie anche all’aiuto di un’app di ricerca presente nel dispositivo.

Il tutto è accaduto nel giro di poche ore, quando una turista ceca, pubblico ufficiale all’Ufficio Dogane del suo Paese d’origine, si era recata presso gli Uffici della Questura di Venezia per denunciare un furto avvenuto la sera prima nei pressi di Piazzale Roma.

La donna, in un attimo di distrazione, aveva lasciato incustodito il suo zaino che era stato repentinamente fatto sparire da ignoti.

In sede di denuncia, tuttavia, gli agenti della Squadra Volante, hanno notato che la turista aveva al polso ancora il suo smartwatch e, approfondendo, è emerso che la stessa aveva ancora attiva sul cellulare rubato un’utile app di ricerca, in grado di individuare la posizione del dispositivo mobile connesso all’orologio.

Tale app segnalava la presenza del cellulare nel centro storico di Venezia, sestiere Santa Croce. 

Il personale della Squadra Volanti a quel punto, seguendo il segnale attraverso il GPS dello Smartwatch, arrivava presso un hotel dove, all’interno di una delle stanze, trovavano un cittadino iracheno con precedenti penali in possesso del telefono della donna.

Quest’ultimo veniva denunciato per ricettazione e lo smartwatch veniva così restituito alla legittima proprietaria.

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