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Traslazione del Milite Ignoto – L’intervento del sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia

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JESOLO – Si riporta di seguito l’intervento del sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia, in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto.

Crediti fotografici – Città di Jesolo

Buongiorno e benvenuti a Jesolo.

Quella di oggi è una giornata carica di significato ed emozione per Jesolo. Oggi ricordiamo la traslazione e la solenne tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’altare della Patria, avvenuta il 4 novembre 1921. Oggi celebriamo quel valoroso soldato, inizialmente voluto come “di nessuno” e poi subito percepito come “di tutti”. Anche di Jesolo e di tutti i suoi cittadini.
La nostra città è stata segnata profondamente dalla Prima Guerra Mondiale, di cui porta ancora le cicatrici sul suo terreno. In quel conflitto, oltre 650 mila giovani sacrificarono la propria vita per difendere le loro famiglie, la loro libertà e la loro patria. Molti di loro partirono da casa e non fecero più ritorno, inghiottiti per sempre dalla storia. È in loro onore che il 4 agosto 1921, all’unanimità e senza dibattito, il Parlamento approvò la legge sulla sepoltura della salma di un soldato Ignoto.
Una speciale commissione di decorati di Medaglia d’oro al valor militare, ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa individuò i resti di 11 soldati non identificati nei principali campi di battaglia della Grande Guerra. Le 11 bare furono raccolte nella basilica di Aquileia dove, il 28 ottobre, Maria Bergamas, madre di Antonio, caduto e disperso, scelse per tutte le italiane il simbolo di un intero popolo.
Il feretro giunse a Roma il 2 novembre e il 4 novembre venne scortato all’Altare della patria e lì fu tumulato, nel monumento in cui il soldato riposa tuttora.
Quel soldato, simbolo del valore, della dedizione e del sacrificio dei suoi fratelli caduti con lui in battaglia, potrebbe aver riposato per anni proprio nel piccolo cimitero militare che sorgeva dove siamo adesso. Tra le 11 bare raccolte nella basilica di Aquileia ve n’era anche una proveniente da via Ca’ Gamba.
Il momento storico che celebriamo oggi è dunque indissolubilmente legato alla storia della nostra città.
Lo svelamento del cippo rappresenta un primo momento importante a cui seguiranno sicuramente altri progetti per la riqualificazione dell’intero parco, con in mente il pensiero di dedicarlo ai caduti di tutte le guerre.
Grazie e buona giornata a tutti”

Valerio Zoggia

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